Come finanziare il non profit: l’applicabilità delle tecniche di project financing agli enti del terzo settore

di Matteo Taraschi

Sebbene il d.lgs. 3 luglio 2017 n.117 abbia inteso riorganizzare la di-sciplina del cosiddetto Terzo settore, definendone il perimetro e pre-vedendo nuove modalità di finanziamento, tanto pubbliche quanto private, lo stesso decreto non sembra aver superato le difficoltà che gli enti del terzo settore riscontrano nel momento in cui si affacciano al mercato del credito. Nonostante la diffusione delle nuove tecniche di reperimento delle risorse finanziarie (e.g., crowdfunding; titoli di soli-darietà; green bond; social bond) permangono ancora notevoli difficoltà nell’accesso al credito mediante i canali bancari tradizionali. Lo scopo del presente contributo è cercare di dimostrare come il project financing possa rappresentare una valida alternativa per il reperimento di risorse finanziarie da parte degli enti del terzo settore, in quanto capace di collegare le risorse erogate dagli enti di credito allo svolgimento delle attività istituzionali tipiche del terzo settore.

Although Legislative Decree No. 117 of July 3, 2017 aimed to reorganize the regulation of the so-called Third Sector, defining its scope and providing new methods of financing, both public and private, it does not appear to have overcome the difficulties faced by third sector organizations when approaching the credit market. Despite the proliferation of new financial resource acquisition techniques (e.g., crowdfunding, solidarity bonds, green bonds, social bonds), significant chal-lenges persist in accessing credit through traditional banking channels. The purpose of this contribution is to demonstrate how project financing can serve as a viable alternative for obtaining financial resources by third sector organizations, as it can connect the funds provided by credit institutions to the performance of the typical institutional activities of the third sector.

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