Sul potere autorizzatorio esercitato dalla Soprintendenza nel caso di richieste dirette al superamento delle barriere architettoniche in costanza di edifici privati vincolati per motivi storico-artistici

di Nicola Posteraro

Lo scritto verifica quanto e se il diritto ad accedere agli edifici di interesse culturale vantato dalle persone disabili trovi un limite nell’interesse pubblico alla conservazione del bene vincolato per motivi storico-artistici. Il tema è particolarmente sentito nell’ambito dell’edilizia privata: copiosa la giurisprudenza amministrativa che, anche negli ultimi anni, si è pronunciata sull’argomento, adita da chi aveva contestato la legittimità di un diniego opposto dalla competente Soprintendenza alla sua richiesta di adeguamento del bene tramite installazione di un ascensore. Nella prima parte dello scritto, si studia il rapporto sussistente tra i due interessi in oggetto (quello all’accessibilità, vantato dai singoli, e quello alla conservazione del bene vincolato, tutelato dall’amministrazione pubblica cui è demandato il potere di preservarlo). Nella seconda parte ci si concentra, invece, sul potere autorizzatorio della Soprintendenza, cui è espressamente demandato, dal diritto positivo, il compito di verificare che l’intervento progettato sia davvero compatibile con le tutelate caratteristiche storiche dell’edificio su cui occorre intervenire. Nella terza parte dell’analisi, infine, alla luce della giurisprudenza amministrativa intervenuta sul punto, si verifica quali siano i vizi da cui risultino essere maggiormente afflitti i provvedimenti di diniego opposti dall’amministrazione e quale sia l’intensità del sindacato del g.a. che si trovi a dovere decidere della loro invalidità.

The paper verifies whether and to what extent the right of people with disabilities to access to buildings of cultural interest is limited by the public interest in the conservation of the property for historical and artistic reasons. The theme is particularly relevant in the private building sector: the Italian administrative judges has often to verify the legitimacy of the refusal of the competent authority to the requests of people asking to install an elevator in a building under cultural and artistic heritage constraints. The first part of the paper will focus on the relationship between the two interests at hand (that of accessibility, claimed by individuals, and that of the conservation of the tied asset, protected by the public administration). In the second part, the power of authorization of the Superintendency is examined: it has to verify that the planned intervention is compatible with the historical characteristics of the building where action should be taken. Finally, the third part of the analysis, in light of the administrative case-law, will assess when and why the denial measures of the relevant authority are in general unlawful and how the administrative judge, in that case, decides on their invalidity.

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