di Giuseppina Mari
La decisione della Grande Camera della Corte EDU del 28 giugno 2018 (caso G.I.E.M. S.r.l. e a. c. Italia), in tema di confisca urbanistica prevista in caso di lottizzazione abusiva dall’art. 44 d.P.R. n. 380/2001 (t.u. edilizia), ha fornito importanti chiarimenti in merito alla possibilità che essa venga disposta senza condanna per prescrizione del reato, al rispetto del principio della presunzione di innocenza e alla proporzionalità della misura sanzionatoria. Il complesso tema della confisca urbanistica ha offerto inoltre occasione, ben oltre il tema specifico trattato, per discutere del rapporto tra diritto europeo – comprensivo di quello giurisprudenziale – e ordinamento nazionale e per interrogarsi sull’efficacia vincolante da riconoscere alle pronunce della Corte EDU, a prescindere dal carattere consolidato o meno dell’orientamento espresso, anche al di là della specifica controversia da cui esse promanano, tra interpretazione conforme ed interpretazione costituzionalmente orientata.